Dieci libri sono sufficienti perchè ti passi la voglia di addentrarti troppo in quel mondo di scrittori. Perchè quelle paranoie, quei sensi di colpa e i vittimismi e il continuo piangersi addosso e l'esistenzialismo da due soldi, quella è roba che non esiste, roba che la gente sana non ha mai provato sulla propria pelle. Sono migliaia di anni, poi, che questi s'ingobbiscono e si rovinano la salute per dare prova dei loro disagi. Che poi, detto tra noi, raccontano tutti la stessa cosa. Un corale inno all'infelicità.
Le librerie chiudono, i libri finiscono nei cassonetti perchè la gente non sa più che farsene. C'è il cinema, per Dio, c'è la televisione, c'è Internet. Ma questi, imperterriti, continuano a scrivere.
Tuttavia non si può far finta che i libri non esistano: purtroppo ci sono e qualcuno bisognerà pur leggerselo. Quindi sì, direi dieci libri. Uno all'anno e in dieci anni ti sei tolto il pensiero. Non che abbia qualche importanza eh, è solo una faccenda così, puramente folkloristica. Per darti un tono, niente di più.
Nessun commento:
Posta un commento